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Living Undocumented: le vite clandestine di 8 famiglie immigrate su Netflix

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Living Undocumented – Vite clandestine è la nuova docuserie di Netflix.
Selena Gomez produce la serie che porta sullo schermo la vita di otto famiglie immigrate illegalmente negli Stati Uniti senza documenti. La loro vita si sconvolge quando devono affrontare la potenziale deportazione.

Se hai visto l’ultima stagione di Orange is the New Black, hai senz’altro notato uno spaccato dell’attuale politica sull’immigrazione di Trump negli Stati Uniti. Gli ultimi episodi sono stati particolarmente forti sul tema. Peccato che quello che si vede in Orange is the New Black non è fiction, ma è quotidianità per molti, negli Stati Uniti.

La produttrice esecutiva Selena Gomez di Living Undocumented con l’aiuto di otto famiglie immigrate prive di documenti racconta questa situazione.

La prima stagione di Living Undocumented – Vite clandestine arriva su Netflix mercoledì 2 ottobre.

Le otto famiglie racconteranno volontariamente quello che stanno vivendo. Senza documenti infatti, potrebbero essere deportate nel loro paese di origine in qualunque momento.

E quindi le fatiche si uniscono alla speranza. Ma questa si infrange con una nazione che non sembra offrire più quel sogno americano che l’ha resa la nazione che è: gli Stati Uniti d’America.

Trailer del documentario Living Undocumented – Vite clandestine su Netflix

La stagione di Vite Clandestine (Living Undocumented) è costituita da 8 episodi. In ciascun episodio si racconta la vita di una famiglia di immigrati americani e di come le nuove politiche americane sull’immigrazione hanno sconvolto le loro vite.

La serie è stata girata nel 2018 sulla scia delle draconiane politiche sull’immigrazione dell’amministrazione Trump.

Nel 2018, otto famiglie prive di documenti hanno consentito, correndo un forte rischio, di raccontare le loro vite mentre affrontavano la potenziale deportazione.

In alcuni casi le persone rischiano la deportazione perché immigrate negli Stati Uniti quando erano bambini o adolescenti. E quindi dopo una vita sono costrette a lasciare il paese perché non riescono a recuperare tutta la documentazione originaria.

La serie ha subito critiche da alcuni perché sarebbe controproducente rispetto alla campagna sull’abolizione di ICE (Immigration and Customs Enforcement).

La campagna ”Abolish ICE” è diventata virale l’anno scorso, e sta portando lentamente i suoi frutti. In California c’è una legge (Assembly Bill32) che renderà illegali le prigioni private nello stato.

Dopo ciò le carceri per gli immigrati dovrebbero subito un duro colpo. L’obiettivo è quello di chiuderle e di evitare l’incarcerazione di milioni di persone soprattutto non bianchi.

Ma il documentario Living Undocumented – Vite clandestine di Netflix a volte sembra semplificare troppo. Non è tanto classificare tra immigrati buoni e cattivi. L’applicazione di leggi contorte e restrittive sta comportando la separazione di tante famiglie.

La deportazione in corso ha allontanato dal paese chi vive da molto tempo negli Stati Uniti. Coloro che lavorano e si sono integrati. Nuovi americani che per un pezzo di carta non lo sono più.

Guarda subito in streaming su Netflix

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