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Tales of the City: cosa devi sapere prima di guardare il revival di Netflix

Tales of the City, miniserie – basata sui libri di dai libri di Armistead Maupin- dal 7 giugno;

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Sono passati 18 anni dall’ultima volta che abbiamo visitato la Barbary Lane e da allora sono successe molte cose, sia nel mondo reale che nell’accogliente rifugio che Armistead Maupin ha realizzato per la prima volta nella sua serie di Tales of the City .

Per quelli di voi che non hanno familiarità con questo franchise rivoluzionario e LGBTQ-inclusivo, Tales è iniziato come una narrativa serializzata nel San Francisco Chronicle prima che Maupin estendesse la storia in libri che poi sono stati adattati in una serie limitata.

In onda per la prima volta su Channel 4 nel 1993, Tales of the City è tornato per altre due puntate nel 1998 e 2001, tutte e tre interpretate da Laura Linney come una ingenua new entry chiamata Mary-Ann Singleton che ha cercato di navigare nella vita negli anni ’70 a San Francisco.

Nonostante ci siano più libri da adattare, la serie è sembrata finire sullo schermo quasi vent’anni fa con Further Tales of the City, e non è stato fino a quando Netflix ha ripreso lo spettacolo quest’anno che i fan hanno finalmente avuto la possibilità di rivisitare 28 Barbary Lane di nuovo in TV.

Ambientato 23 anni dopo che Mary-Ann lasciò San Francisco per proseguire la sua carriera, i nuovi Tales of the City dovrebbero sentirsi immediatamente familiari ai fan dei precedenti adattamenti. 

Insieme a Linney, Olympia Dukakis e Barbara Garrick hanno entrambi ripreso i loro ruoli nello show insieme a una schiera di nuovi attori tra cui la nominata all’Oscar Ellen Page, che interpreta la figlia ormai cresciuta di Mary-Ann, Shawna.

Sebbene queste facce familiari possano aiutare i fan di lunga data, c’è anche molto da capire quando si tratta della storia condivisa di questi personaggi. Ciò non vuol dire che Tales of the City sia difficile da raggiungere – se non altro, è abbastanza accessibile ai nuovi arrivati ​​- ma alcune conoscenze pregresse delle puntate precedenti certamente aggiungono nuovi livelli alla rinascita.

La nuova showrunner Lauren Morelli ha detto che la più grande sfida nel timbrare il revival è stata quella di assicurarsi che i nuovi Tales potessero “giocare sia con il pubblico che ha familiarità con il materiale sia con i nuovi arrivati”. Fortunatamente, lei e il team sono riusciti a fare esattamente questo, catturando lo spirito rivoluzionario e il tono delle precedenti puntate con una nuova e audace interpretazione di queerness che è molto radicata nel 2019.

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